Sognare a occhi aperti. Prendiamoci il lusso.
Sognare a occhi aperti. Prendiamoci il lusso
L’immaginazione è una risorsa molto potente, lo è per l’essere umano in generale, lo è per l’artista.
La usiamo per tutta la vita senza accorgercene e, nello stato di veglia, accediamo all’immaginazione con il fenomeno del sogno a occhi aperti.
Ma qual è la differenza tra il sogno a occhi aperti e il sogno notturno?
Sia i sogni notturni che i sogni a occhi aperti vengono entrambi dal nostro subconscio, ma quelli notturni non sono utili per la recitazione; non possiamo trarne ispirazione per la scena. I sogni notturni prendono forma grazie ai simboli e non abbiamo idea di cosa significhino realmente. Di contro, i sogni a occhi aperti non sono fraintendibili, forse è per questo motivo che spesso siamo a disagio nel raccontarli. Rispondono a eventi della vita che non accettiamo. Il nostro inconscio introduce il sogno a occhi aperti quando vuole trasformare la realtà in qualcosa di più gradevole. Sono delle “istantanee sorprendenti del nostro intimo“(Esper).
A scuola ci hanno insegnato a stare attenti e lasciar perdere l’immaginazione perché è una distrazione da ciò che è realmente importante. Per un artista il sogno a occhi aperti è fondamentale, l’arte si nutre dei suoi sogni. Quindi, come artisti, lasciamo perdere i genitori, insegnanti ed educatori. Se vogliamo aiutare la nostra recitazione, dobbiamo imparare a sognare a occhi aperti.
Prendiamoci questo lusso. Non c’è niente di più naturale. È spontaneo come il battito del nostro cuore. È stimolante emotivamente, pensiamo solo alle nostre fantasie sessuali. Non sono, spesso, forse meglio della realtà?
Perché il sogno a occhi aperti è fondamentale per la recitazione?
Il sogno a occhi aperti può essere usato per creare una vita emotiva e c’è un momento molto preciso in cui è molto utile: nella preparazione emotiva: quello che l’attore fa fuori dalla scena per alterare la sua condizione emotiva interiore affinché sia appropriata per le circostanze che precedono l’inizio della stessa scena. Perché l’inizio della scena e non il durante? Perché è importante non rimanere ancorati allo stato emotivo raggiunto grazie alla preparazione. Al contrario è fondamentale fare in modo che ciò che accade in scena ci modifichi emotivamente. Possiamo prepararci per ciò che precede la scena, ma non possiamo prepararci per ciò che accade in seguito. Non significa lasciare la preparazione emotiva, ma lasciarsi andare. A volte, ciò che accade in scena va in una direzione opposta, a volte no.
Non è questa la sede adatta per spiegare come si lavora con la preparazione emotiva, ma ciò che rimane fondamentale da capire è che il sogno a occhi aperti è linfa vitale per la nostra arte e che è importante concedercelo se vogliamo che il nostro stare in scena sia davvero creare una vita emotiva.
Alcuni adulti sono spaventati dai loro sogni a occhi aperti e li soffocano perché ritenuti socialmente disdicevoli. Il nostro inconscio si è formato da bambini, le nostre fantasie vengono dalla parte più primitiva di noi, ma nulla può essere più distruttivo per la creatività dell’artista quanto quello di soffocare la sua immaginazione.
I sogni a occhi aperti sono incredibilmente importanti per la nostra stabilità e la salute mentale. Le fantasie non sono sulla di cui vergognarsi, sono solo ossigeno per il nostro subconscio. Senza contare che, per chi recita, non c’è nessun modo in cui il pubblico possa immaginare cosa si sogna. Nel momento in cui si entra in scena in uno stato, per esempio, di pura esaltazione, il pubblico non si chiede dove siamo andati a prenderla, se l’abbiamo raggiunta immaginando di aver manomesso i freni dello scooter di una persona che odiamo tremendamente, e che questa persona si è andata a schiantare procurandosi tre mesi di ospedale. Non se lo chiede perché nel momento in cui entriamo in scena, il pubblico mette il nostro stato emotivo in relazione con le circostanze drammaturgiche.
Non saprà mai quale immaginazione abbiamo usato per prepararci, quale sogno a occhi aperti, sarà troppo impegnato a guardare la scena.
Quindi sogniamo serenamente, sogniamo e sogniamo ancora, senza paura. Il pubblico ringrazierà.