Perché un (per) corso di recitazione all’interno di un Gruppo di Ricerca?
Perché un (per)corso di recitazione all’interno di un Gruppo di Ricerca?
Il teatro è ricerca, sempre.
Il teatro è ricerca perché studia il funzionamento dell’animo umano e lo fa utilizzando la vita delle anime che lo abitano. Un teatro che porta a lavorare su sé stessi restituisce un’esperienza sempre nuova, sia per l’attore, sia per il pubblico. Non esiste un “teatro di ricerca”. Definire la ricerca teatrale semplicemente come un “genere” o come un modo di fare teatro significa snaturare il significato proprio del teatro.
Senza ricerca il teatro non è tale, è un’altra cosa, ma non è teatro, è rappresentazione, è simulazione delle emozioni e le emozioni non si simulano, nascono spontaneamente e portano, se lasciate vivere, a una reazione autentica.
In cosa consiste la ricerca, dunque?
La ricerca consiste nel comprendere il “come” queste emozioni funzionano e come fare in modo che il “pensiero” e il “sentire” vadano nella stessa direzione. La vita di tutti i giorni ci porta, in moltissime occasioni, a reprimere un’emozione perché scomoda, difficile da gestire. E allora interviene il pensiero per allontanare questa difficoltà suggerendoci la scappatoia migliore. Il più delle volte, la soluzione che ci suggerisce è la repressione di questa emozione.
Nella vita ognuno sceglie il modo migliore per “cavarsela” e, in questo caso, spesso il pensiero e il sentire non vanno nella stessa direzione. Ma nel teatro, se pensiero e sentire non vanno nella stessa direzione non è possibile recitare.
Ecco perché è fondamentale una RICERCA.
“Ricerca” è il lavoro necessario per (ri)acquisire la capacità di essere onesti con sé stessi;
“Ricerca” è il training che porta l’attore ad avere fede e a credere in quello che sta facendo sulla scena;
“Ricerca” è acquisire l’abilità di vivere in maniera sincera all’interno di una circostanza immaginaria data.
Si tratta, dunque, di una ricerca sul funzionamento delle emozioni che, però, non sono l’obiettivo del training ma la conseguenza di uno stare in scena in assoluto ascolto e in totale onestà. Per questo motivo risulta necessario che l’attore indaghi costantemente sulla conoscenza di sé necessaria per il miglioramento delle sue capacità espressive sulla scena. Non solo, l’indagine e la ricerca teatrale rendono lo spazio abitato e non transitato, proprio perché l’attore impara come agire e reagire sinceramente, organicamente, alla circostanza data.
Non siamo, evidentemente, nel cosiddetto “teatro verità”, ma nell’ambito di un approccio al teatro e alla recitazione che conduce l’attore al nucleo delle proprie emozioni per congiungere una sua radice di verità con quella del personaggio.
Quindi, se il teatro è ricerca, sempre, e una scuola deve insegnare il teatro, allora una scuola è un gruppo di ricerca.